10=30 hydrolyzed whey protein & beef

33,75 

✓ Proteine idrolizzate e della carne in compresse
✓ Ideale come spuntino proteico
✓ Maggiore assorbimento e biodisponibilità
✓ Profilo aminoacido completo

FORMATO: 300 COMPRESSE 

Esaurito

Descrizione

PROTEINE DELLA CARNE ADATTE A TUTTI
La migliore alternativa alle proteine del latte
Le proteine della carne presentano caratteristiche uniche. Alta presenza degli aminoacidi creatina e carnitina, buon valore biologico (80) e ottimo assorbimento. Povere di carboidrati e grassi rappresentano un ottima alternativa alle proteine del siero del latte. Diverse ricerche hanno dimostrato come le proteine della carne assunte dopo un allenamento coi pesi hanno prodotto lo stesso risultato sulla sintesi proteica delle proteine isolate. Le proteine della carne sono adatte per gli intolleranti a latte, uova e soia.

IL PRIMO PRODOTTO CON PROTEINE IDROLIZZATE E PROTEINE DELLA CARNE INSIEME
Vai oltre le proteine tradizionali e i pool di aminoacidi. Nel pratico formato delle compressa abbiamo condensato non un classico pool di aminoacidi in forma libera, bensì macropeptidi del siero del latte e della carne, preidrolizzati per via enzimatica, per offrirti la migliore soluzione in termine di assorbimento e biodisponibilità. La speciale formula è costituita da:
Sieroproteine Ultrafiltrate Idrolizzate per via enzimatica Carbery Optipep®
Proteine Isolate preidrolizzate di Carne Bovina bse-free
Glutammina
Vitamine B6 e B12 per ottimizzare recupero, azione epatoprotettiva e metabolismo degli aminoacidi
Con un profilo aminoacidico completo in tutti gli aminoacidi essenziali e semi-essenziali presenti nella forma levogira, cioè quella maggiormente biodisponibile, si riduce al minimo lo scarto di materiale plastico inutilizzato fornendo all’organismo tutti i supporti nella loro forma più naturale. Per questo 10 g netti di proteine contenuti in una dose di 10=30 Hydrolyzed Whey Protein & Beef producono un effetto anabolico del tutto simile a 30 g di proteine assunte nelle forme tradizionali.

L’AMINOACIDOGRAMMA PERFETTO
a cura del dott. Marco Neri Da molti anni il sogno dei ricercatori (ma direi anche degli atleti….) è quello di arrivare alla composizione aminoacidica ideale. L’equilibrio perfetto fra più aminoacidi, alla ricerca del bilancio azotato (o meglio il nnu cioè l’utilizzo netto di azoto) ottimale vale a dire vicino a 100, questo significherebbe che la totalità degli aa che compongono quel pool segue una via anabolica entrando in sintesi proteica. I ricercatori block e mitchell negli anni 50 proposero il concetto di valutazione della qualità nutrizionale delle proteine sulla base dei loro specifici costituenti aminoacidici.
Evidenziarono che “tutti gli aminoacidi devono essere resi disponibili simultaneamente nei siti ove avviene la sintesi proteica e che il deficit intracellulare di anche solo un aminoacido comporta una limitazione della percentuale di sintesi proteica dell’organismo”. Il metodo più comunemente usato per valutare la qualità nutrizionale delle proteine è il VB o  “Valore Biologico Proteico”.
Questo metodo consiste nel valutare l’utilizzazione dell’azoto netto (quello che abbiamo chiamato nnu) della proteina. L’utilizzazione dell’azoto si può determinare rilevando il bilancio azotato mentre viene somministrata la proteina o il pool di amioacidi da testare.
Il Bilancio Azotato è dato dalla differenza tra l’apporto e l’escrezione di Azoto. La differenza può essere positiva (ritenzione di azoto, tipica dell’anabolismo e della crescita muscolare), oppure negativa (perdita di azoto, cioè catabolismo e perdita di massa magra), oppure in pareggio, cioè equilibrio di azoto la percentuale di nnu di una proteina è relazionabile soprattutto alla sorte metabolica dei suoi componenti aminoacidici. Specialmente per uno sportivo, fra le tante funzioni a cui sono chiamati gli aminoacidi, la principale è quella di agire a favore della sintesi proteica.
La funzione energetica degli aminoacidi diventa, anche se difficile da annullare completamente, di secondaria importanza. La sorte metabolica degli aminoacidi che si ottengono dopo la digestione delle proteine (o del pool aminoacidico) può essere di tipo “positivo” anabolico, dove gli aa agiscono a favore della sintesi proteica dove, le proteine costituite diventano elementi fondamentali per la costituzione organica delle strutture (soprattutto muscolari).
Oppure gli aa ottenuti possono seguire un percorso “negativo” catabolico dove vengono “demoliti” è c’è la scissione fra il gruppo nh2 (con eliminazione di azoto) e la parte denominata scheletro carbossilico, il tutto con la finalità di produrre energia, finalità che abbiamo però detto non essere fra quelle privilegiate per proteine e pool di aa (del resto per fare questo funzionano egregiamente carboidrati e grassi).
Abbiamo quindi  che più sono gli aa “virtuosi” che seguono la via “positiva” è più elevato sarà l’utilizzo di azoto. Dagli anni 50 ad oggi gli sforzi per arrivare alla condizione anabolica “ottimale” sono stati tanti e alcuni ricercatori sostengono di esserci andati vicino ma ancora non ci sono molte certezze. Senza spingerci in voli pindarici è però possibile cercare di coniugare la teoria con un’altra caratteristica importante la praticità d’uso e un ottimo rapporto costo/beneficio. Chiaramente esistono ottime proteine che hanno valori qualitativi eccellenti, questo come l’abume d’uovo (con valore biologico 100) e la tecnologia ci ha messo a disposizione la parte più pregiata del latte; il siero (con vb uguale a 104).
Questi profili aminoacidi, certamente di altissimo profilo, non sono però ancora “perfetti”; inoltre peccano sotto l’aspetto della praticità, infatti non tutti hanno la possibilità, durante il giorno di assumere una polvere proteica. Diverso invece un pool di aa, questi possono infatti essere assunti da chiunque , rapidamente, in qualsiasi momento con grande praticità di trasporto. Si ha inoltre che gli aa, magari idrolizzati, sono pronti ad essere assorbiti nel primo tratto dell’intestino tenue in meno di 30 minuti.
Logicamente gli aa in pool bilanciato non hanno lipidi e carboidrati. Da quanto detto in precedenza abbiamo che il bilanciamento degli aa che compongono un pool è il fattore chiave che determina la sua capacità di influenzare positivamente l’anabolismo. Come accennato vi è infatti una relazione inversamente proporzionale fra la quota anabolica (aminoacidi che stimolano la sintesi proteica) e la quota catabolica (aminoacidi che non riescono ad essere utilizzati con finalità plastiche e maggiori scorie azotate).
Occorre considerare che i “comuni” cibi proteici (comunque irrinunciabili in una alimentazione “sana” e gratificante) inducono la produzione di scorie azotate tra il 50% e l’85%, questo poiché comunque contengono anche aminoacidi che, non essendo utilizzati al 100%, seguono una via catabolica. Si ipotizza che un pattern aminoacidico “perfetto” possa , in base al suo nnu, andare a coprire l’azione di 4 gr di proteine, il valore può sembrare elevato (anche se alcuni parlano di 5:1), si potrebbe essere anche un poco meno ottimisti (o realisti, secondo i punti di vista) e azzardare un rapporto 3:1, quindi 1 gr di aa ben bilanciati potrebbe sopperire a 3 gr di proteine.

Assumere 25/30 g di proteine in polvere potrebbe avere lo stesso effetto “plastico” assumendo 8/10 g di pool? Il centro ricerche net integratori ha lavorato su questo concetto, ha pensato ad una formulazione semplice ma efficace che potesse offrire un valido pool aminoacidico che assumesse valenze plastiche coniugando praticità d’uso e costo adeguato e ben accessibile.
Il lavoro sperimentale ha preso in considerazione vari mix aminoacidici ma alla fine la scelta è caduta su una base di aa da proteine idrolizzate concentrate del siero del latte  e a queste si sono aggiunti aa derivati da proteine di derivazione carnea. Nasce così il 10=30 hydrolyzed whey protein & beef, senza dubbio una proposta unica, innovativa e stimolante sia dal punto di vista tecnico che sotto il rispetto di quei parametri qualità/prezzo che erano stati i parametri guida con cui ricercare la formula migliore.
Già il binomio siero del latte e carne permette di avere un quadro aminoacidico estremamente interessante, un quadro non solo ricco di essenziali ma anche con un prospetto di aa sinergici altamente funzionale all’equilibrio plastico. Per andare a correggere positivamente il quadro totale è stata poi aggiunta la glutamina micronizzata che permette di elevare ulteriormente lo standard del pattern aminoacidico così ottenuto.
Il pool 10=30 Hydrolyzed Whey & Beef stabilisce una nuova tappa di riferimento della supplementazione, una esclusiva che propone agli utenti un modo nuovo, altamente efficace e pratico, di assumere l’integrazione proteica.

Informazioni nutrizionali

Informazioni nutrizionali per 100 gr di prodotto:
Valore energetico 360,6 kcal – 1532,56 kj
proteine 77 g
carboidrati di cui zuccheri 2,9 g – 0 g
grassi di cui saturi 4,6 g – 0 g
b6 – piridossina 10,8 mg
b12 – cianocobalamina 19,2 μg
l-glutamina micronizzata 3 g
fibra alimentare 0 g
sodio <0,5 mg

Informazioni nutrizionali per dose ( 10 compresse)
Valore energetico 47 kcal
proteine 10 g
carboidrati 0 g
di cui zuccheri 0 mg
grassi 0 g
di cui saturi 0 mg
b6 – piridossina 1,4 mg
b12 – cianocobalamina 2,5 μg
l-glutamina micronizzata 390 mg
fobra alimentare 0 mg
sodio <0,15 mg

Ingredienti

Sieroproteine concentrate idrolizzate carbery optipep® (LATTE), proteine di carne bovina isolate idrolizzate, glutamina, pvp, magnesio stearato, silicio biossido, piridossina B6, cianocobalamina B12

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