Description
UN CONCENTRATO DI BENEFICI
MIGLIORA LA TUA FORZA E MIGLIORA I TUOI MUSCOLI
Negli ultimi anni è stata riscoperta come integratore la vitamina D3. Questo perché diverse ricerche dimostrano come la vitamina D3 possa essere utile per chi pratica sport. Tra le diverse funzioni della vitamina D3 si segnala anche un ruolo attivo sull’anabolismo muscolare. Quando si ha una carenza assumere un integratore di vitamina D3 può migliorare la forza e la massa muscolare. Migliora anche le prestazioni aerobiche, dove è stato visto un miglioramento statisticamente significativo del VO2max in atleti che assumevano un integratore di vitamina D3.
Vitamina D3 ad alta concetrazione
Muscle D3 è un integratore alimentare di Vitamina D3 ad alta concetrazione in olio extra vergine di oliva IGT 100% Italiano. É un supplemento ideale per lo sportivo che intende incrementare la perfomance in sport di resistenza e potenza (sollevamento pesi), ma anche in altre discipline sportive (endurance), le quali tendono ad aumentare lo stress ossidativo e ad abbassare i livelli ormonali di testosterone e delle difese immunitarie. É altresì consigliato come sostegno alla lipolisi in diete ipocaloriche finalizzate al controllo o alla perdita di peso. Inflaconato in ambiente inerte con n2System™, metodo che offre una protezione ulteriore contrastando l’ossidazione e garantendo che la qualità dei principi attivi resti inalterata e duratura per tutto il ciclo della vita del prodotto.
SCIENZA
Vitamina D: alla (ri)scoperta delle potenzialità
a cura del dott. Marco Neri Quando si legge di vitamine viene quasi sempre da dire, anche prima di leggere, si va bene, ma di vitamine sappiamo già tutto. Io per primo devo fare atto di umiltà e ammettere che ogni volta che leggo (senza preconcetti) qualche cosa mi rendo conto di scoprire cose nuove o altre possibili applicazioni. Nel caso della vitamina D c’è poi un’“aggravante”, questa rappresentata dal fatto che la consapevolezza di come la vitamin d venga prodotta dal corpo sotto l’azione dei raggi solari, faccia pensare la maggioranza delle persone, anche sportivi, che l’integrazione con tale vitamina sia inutile. In realtà non è così perché nonostante la vitamina d sia prodotta dall’uomo e sia contenuta in piccole quantità in alcuni alimenti tra cui pesci grassi, come aringhe, sgombri, sardine e tonno, possono esserci situazioni in cui la sintesi endogena o l’assunzione alimentare non sia in grado di fornire tutta la quota di cui il corpo abbisogna o che occorre per affrontare alcune situazioni. Ma partiamo dall’inizio, cioè dalle cose che fanno parte della cultura base anche di qualsiasi tecnico di fitness.
D2 e D3
La Vitamina D, vitamina liposolubile, è composta principalmente da 2 varianti, la D3, o colecalciferolo, e la D2 (ergo calciferolo) è una delle due principali varianti della vitamina D. Entrambe vengono convertite in 25-idrossi-vitamina d, o 25(oh)d. L’attività più ovvia e conosciuta della vitamina d riguarda la salute delle ossa. Questa ha il compito di mantenere dei giusti livelli sanguigni di calcio e di fosforo ed è basilare per il metabolismo osseo favorendo l’assorbimento del calcio. Questa sua azione fa in modo che l’assunzione di calcio con vitamina d (unita ad opportuni farmaci come gli alendronati) sia uno dei presidi per affrontare problematiche come l’osteoporosi. Ma anche in sintomatologie come i dolori ossei (osteomalacia) o la perdita di componente ossea come nelle patologie da iperparatiroidismo e/o con insufficienza renale. La vitamina D3 è attiva anche per patologie cardiache, circolatorie e ipertensive. Un interessante applicazione è anche quella che riguarda il controllo del colesterolo LDL. Applicazioni che sono invece poco conosciute sono certamente quelle sul controllo del peso, infatti aiuta a stabilizzare la glicemia attenuando la risposta insulinica. Questa potenzialità la rende interessante per problematiche di sovrappeso ma anche per situazioni di diabete di tipo 2. Queste potenzialità sono confermate dal fatto che bassi livelli di 25(oh)d sono stati rilevati in soggetti con problematiche di ipertensione, di diabete, di obesità e di elevati livelli di trigliceridi. Di qui una prima possibile ampio utilizzo nel mondo del fitness, questo al fine di regolare la sensibilità insulinica con un uso sia durante il giorno che prima di dormire, al fine di ottimizzare l’effetto dell’ormone gh. Negli ultimi anni, le ricerche mostrano come la vitamina d potrebbe avere numerosi altri effetti positivi. fra questi un ruolo di rilievo viene dalla possibilità di prevenire nonché di “contrastare” la crescita di alcuni tumori, fra cui colon, prostata, ovaie, reni. Alcuni studi indicano che l’effetto protettivo della vitamina d comincia quando si raggiungono dei livelli serici di 25(oh)d compresi fra 24 e 32 ng/ml. Una riduzione importante del rischio di questi tumori potrebbe essere ottenuta, secondo questi studi, con l’assunzione quotidiana di 2.000 ui di vitamina d3. La vitamina d3 è anche stata associata alla funzionalità polmonare, infatti il suo uso si è rivelata utile in casi di malattia polmonare ostruttiva cronica (copd), di asma e di bronchite. Ci sono interessantissime evidenze dove emerge come la vitamina D3 eserciti un effetto immunomodulatore. Interessante come di seguito a questa scoperta si sia sviluppata una teoria che indica come possibile l’ipotesi che le infezioni stagionali, come l’influenza, potrebbero essere dovute anche a una diminuzione delle concentrazioni di vitamina d durante il periodo invernale.
Insomma, una vera “manna” dal cielo!
Ma altre grandi applicazioni della vitamina d3 riguardano la sua funzione antinfiammatoria, azione che si manifesta positivamente in situazioni patologiche come l’artrite reumatoide ma anche in alcuni casi di insufficienza cardiaca congestiva dove l’assunzione quotidiana di 2.000 ui di vitamina D3 ha diminuito il livello di citochine proinfiammatorie in parte responsabili della patologia. Questa funzione potrebbe rivelarsi utile nel post allenamento come attenuatore dei danni fibrillari post allenamento favorendo i recuperi. Ma un altro campo da sempre conosciuto per l’utilizzo della vitamina d e la sua azione a favore della muscolatura (esempio stanchezza muscolare); è infatti usata tradizionalmente per combattere il rachitismo con una azione svolta non solo sull’accrescimento osseo, ma anche una riconosciuta efficacia sulla fibra muscolare. Questa sua efficacia sembra si svolga , come precedentemente detto, sulla capacità di recupero, ma anche sulla ottimizzazione ormonale (quindi sulla crescita) che potrebbe svolgersi sia a favore dell’igf1 che direttamente sui livelli degli ormoni androgeni. I livelli di D3 sono infatti stati stabilmente correlati negli uomini con i livelli di androgeni. infatti dalla bibliografia si desume con gli uomini con livelli più alti della vitamina D3 abbiano anche livelli più elevati di testosterone e meno alti di shbg (sex hormone binding globuline) una glicoproteina che si lega a estradiolo, testosterone e diidrotestosterone, favorendone l’aromatizzazione (trasformazione degli androgeni in estrogeni). In questo contesto infatti la vitamina D3 sembra agire per inibire l’enzima aromatasi, questo potrebbe avvenire sia favorendo l’eliminazione diretta stessa dell’enzima e dall’altra parte inibendo le pge2 (prostaglandine e di tipo 2) che andrebbero invece a stimolare l’aromatasi. A pensarci bene una vera “manna”, quindi un integratore ottimale sia per la mattina che per il post workout che per il pre sonno (visto che migliora la sensibilità all’insulina) e che favorisce la produzione ormonale agendo anche come fattore antinfiammatorio. Comunque l’azione della vitamina D3 sul muscolo non è solo ormono-mediata, sembra infatti che l’azione avvenga in un modo diretto, un modo in cui questa vitamina presenta effetti sulle cellule muscolari, attraverso dei recettore della vitamina d , questi recettori sono detti (vdr) e sono dei fattori di trascrizione che si trovano nel nucleo delle nostre cellule e che hanno la capacità, una volta attivati, di legarsi al dna e di accendere (o spegnere) anche i geni vicini (per questo si parla del potere nutrigenomico di questa vitamina). Il calcitriolo (che è la forma attiva della vit d3) si lega al vdr, attivando i sistemi dei secondi messaggeri, questi sono basilari per la riparazione del muscolo dopo intensi allenamenti. Questo meccanismo giustificherebbe la funzione della vitamina D3 sul recupero muscolare. Sulle cavie si è evidenziato come topi manipolati nella funzionalità del vdr avessero crescita strutturale diminuita, minore forza, resistenza ed energia e minore volume e tono muscolare. Dal sistema immunitari al controllo dell’insulina, dal controllo degli ormoni al recupero muscolare; direi che la vitamina D3 si sta rivelando sempre più come un integratore dalle mille facce e dalla grande plasticità d’uso, infatti il suo dosaggio e ampio e nella bibliografia si trovano studi effettuati con dosaggi dalle 1000 alle 3000 ui al giorno, questo anche se la dose è da calibrare all’età, allo stile di vita, allo stato di nutrizione e all’intensità dell’attività fisica svolta. Nel prossimo futuro saranno comunque sempre più gli utilizzi di questa vitamina anche nel campo del fitness legato alle molteplici applicazioni che può avere e alle svariate sinergie che si possono innescare con questa molecola fino ad oggi forse troppo trascurata.
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